Anche le Marche si dotano di una struttura regionale: è il primo nodo territoriale di RIFAI nel Centro Italia
Fino a pochi giorni fa, nella cartina dei gruppi regionali di RIFAI si notava un qualcosa di stonato. Il Nord Italia fermamente presidiato in tutta la sua estensione dalle regioni fondatrici, Piemonte e Friuli Venezia Giulia, alle quali si è recentemente aggiunta la Lombardia; al Sud il vivace gruppo della Sicilia. Ma nel mezzo? Cosa accade lungo la dorsale appenninica che connette le due estremità e attraversa così tante regioni?
Possiamo finalmente annunciare la costituzione di un gruppo regionale di RIFAI nel centro Italia, nelle Marche dei Monti Sibillini e dei dolci colli. A fare da realtà accentratrice è Università del Camminare, associazione no profit che promuove la cultura del cammino come stile di vita. Tra i progetti all’attivo dell’associazione vi è la creazione del “Cammino delle Abbazie lo Spirito e la Terra”, il quale si innesta nei percorsi già riconosciuti a livello nazionale dei cammini storico naturalistici italiani delle zone interne e fa leva sulla enorme densità di Abbazie che abitano da tempo immemorabile queste terre.
Proprio Università del Camminare, in sinergia con RIFAI e l’Associazione Geronimo Carbonò, il 9 maggio organizza a Fabriano l’evento “La solidarietà fra i cittadini e le aree interne”: sarà questa l’occasione di presentazione ufficiale del neonato gruppo di RIFAI nelle Marche. L’appuntamento è presso la Sede dell’Unione Montana dell’Esino Frasassi, patrocinatrice dell’evento (Via Dante 268, Fabriano), dalle ore 16.00 alle 18.00: si parlerà di welfare innovativo di prossimità in risposta ai bisogni sociali emergenti e alle nuove povertà.
I volti di RIFAI Marche
Le due giovani socie che hanno dato vita al gruppo marchigiano sono Alice Migliori e Silvia Spinelli. Lasciamo alle loro parole le presentazioni.
“Mi chiamo Alice Migliori e sono originaria di Loro Piceno, un piccolo paese dell’entroterra marchigiano a cui sono molto legata e la cui frequentazione assidua ha piantato in me diversi semi, alcuni dei quali ora stanno nascendo sotto forma di interesse e voglia di contribuire ad uno sviluppo coeso delle aree interne italiane. Studio valorizzazione dei beni archeologici, artistici e del paesaggio nell’ottica di riuscire un giorno a trasmettere alle persone la bellezza del patrimonio storico, artistico, folkloristico e paesaggistico del nostro paese e in particolare delle piccole realtà interne e montane”.
“Mi chiamo Silvia, ho (quasi) 30 anni e sono una progettista per le aree montane. Montagna, arte e comunità sono le mie parole d’ordine! Mi piace essere sempre al passo con le ultime tendenze e non mi faccio mai sfuggire l’opportunità di partecipare a nuovi progetti. Disordinata per natura, quando si tratta di organizzare eventi…mi impegno a mettere sempre tutto in riga! Ho avuto la fortuna di lavorare in quattro diversi continenti e di studiare in due, ma alla fine ho deciso di tornare nella mia amata Italia. Faccio parte di diverse associazioni, tra cui Università del Camminare ed InArte”.
Una Rete che crea incontri
Si sono incontrate grazie a RIFAI, perché il valore di una rete sta proprio nella sua capacità di creare relazioni con chi condivide un’appassionata visione di mondo. “Sono in RIFAI perché credo nei giovani, nel potere della collaborazione e del confronto come chiave unica di sviluppo e miglioramento”, spiega Silvia. Similmente, Alice racconta di essersi avvicinata a RIFAI “con il desiderio di collaborare e confrontarmi con chi, come me, ha a cuore questa tematica e non si accontenta di lamentarsi di fronte all’abbandono e allo spopolamento di un pezzo così importante della nostra umanità”.
Le biografie di Silvia e Alice, per quanto diverse, trovano un importante punto di contatto nella dimensione artistica e culturale. Chissà che allora le loro esperienze e idee non si contaminino per dare vita a nuovi progetti artistici per il territorio…
Abiti nelle Marche e vorresti entrare nel gruppo locale di RIFAI? Scrivici a info@reterifai.it