La Rete si arricchisce di un nuovo nodo territoriale in Lombardia: è il primo gruppo costituito autonomamente dai soci RIFAI
C’è un grande fermento nell’aria in questi giorni, qui a RIFAI. È successa una cosa importante.
Forse è così che si sente un genitore quando il proprio figlio inizia a muovere i primi passi da solo. Quel piccolo progetto di futuro, che ha curato e cullato, ora sa camminare in autonomia. Chissà come correrà tra poco.
Noi di RIFAI proviamo una simile mescolanza di felicità e orgoglio. Quella rete immaginata a Valloriate nel settembre 2020 e cullata da tre realtà locali di riferimento in tre regioni sparse agli estremi della penisola italiana ora ha gambe e fiato per camminare ed espandersi da sola.
Ebbene sì, è nato il gruppo locale RIFAI Lombardia, ed è la prima sezione a costituirsi in modo autonomo.
Quando si va a frugare nelle biografie dei suoi giovani membri non è difficile comprendere le motivazioni di questa spinta generativa e di questa volontà di condividere esperienze. Tutti loro sono entusiasti conoscitori delle aree interne e ferventi sostenitori della fioritura dei luoghi marginali. Alcuni vivono le aree interne nel loro quotidiano, altri si sono costruiti una professionalità attorno ai temi dello sviluppo territoriale.
Ci sono Caterina e Simone, anime del progetto Tracciaminima e progettisti di professione. Lei, ritornante nel suo paese d’origine sul Lago Maggiore dopo gli studi in Danimarca, scrive progetti che mettono al centro l’empowerment delle comunità nelle zone rurali e marginalizzate; lui, appassionato di rigenerazione urbana e partecipazione, collabora con Multifactory per dare nuova vita a fabbriche abbandonate rendendole spazi di lavoro condiviso.
C’è Auriane, fundraiser francese trapiantata in Italia, con alle spalle una tesi sulla rigenerazione dei borghi in via di spopolamento e il ruolo che il Terzo Settore può rivestire in questi processi. Sofia e Simone, invece, hanno messo radici all’ombra delle Grigne ai Piani Resinelli, in provincia di Lecco: qui hanno fondato il Resinelli Tourism Lab, per proporre un turismo lento e intimamente legato al territorio.
C’è chi ha eletto le aree interne come proprio luogo di vita e di lavoro, e chi periodicamente le rifugge ma poi vi fa sempre ritorno. Sono le “due Elene” del gruppo, stesso nome per due destini paralleli che danzano intorno ai luoghi marginali della Lombardia. Una, dottorata a Milano in Design e Comunicazione Multimediale, ha fondato Studio SHIFT a Morbegno, alle porte della Valtellina, dove si dedica al design per l’innovazione sociale e alle pratiche di co-design. L’altra, nata sulle montagne tra Bergamo e Lecco a Torre de’ Busi, è un’anima errante che ha trovato nella questione dello sviluppo delle aree interne la sua passione; tra un viaggio e l’altro, indaga la sempre più forte necessità di ritornare alla sua terra per restare e crearvi un progetto di vita.
E infine, c’è il team della società benefit Avanzi Discover. Nata nel 2022, intende promuovere la rigenerazione territoriale attraverso l’attivazione di immobili dismessi e la loro diretta gestione, affinché diventino aggregatori delle energie e delle idee della comunità locale.
Il suo primo esperimento, la Casa del Parco Adamello, si trova in Val Saviore (in provincia di Brescia), e più precisamente a Cevo, un paese di 800 abitanti in media montagna. Un’azione radicale di una tale bellezza trasformativa da meritare un articolo a sé stante.
Sarà proprio Avanzi a fare da realtà accentratrice del gruppo neocostituito, catalizzandone le energie. La forma sognata per la rete nazionale RIFAI sta infatti prendendo lentamente sostanza: una polifonia di gruppi territoriali costituiti su base regionale, ciascuno dei quali può fare riferimento a un ente locale strutturato. In Lombardia Avanzi rivestirà questo ruolo, facendo da collante tra i singoli membri per promuovere lo scambio di buone pratiche e fornendo supporto alle loro progettualità.
Come afferma il team di Avanzi, la collaborazione e la contaminazione di pratiche, conoscenze ed esperienze sono acceleratori di cambiamento. È iniziata una bellissima avventura, per i giovani facilitatori lombardi. E chissà che il loro esempio non sia di ispirazione per altri gruppi regionali…
Abiti in Lombardia e vorresti entrare nel gruppo locale di RIFAI? Scrivici a info@reterifai.it